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Salix cinerea L.

Famiglia:
Salicaceae
Nome italiano:
Salice cenerino
Nome francese:
Saule cendré
Status:
+
Frequenza:
RR
Origine:
autoctona
Lista Rossa/Nera regionale:
VU
Legge Regionale 45/2009:
Alleg. A
Habitat:
bordo di stagno
Distribuzione

Storicamente BALL (1896) ne segnalava vagamente la presenza nei settori "Great St. Bernard - Val Pellina and Val St. Bartelemi" e "Val Tournanche - Val d'Ayas - Val de Lys". Però, secondo PAIERO (1983), "questo arbusto non sembra trovare in Valle d'Aosta il suo habitat prediletto. Le località più vicine sono Montalto e Borgofranco d'Ivrea". Sempre secondo questo autore, i dati di Stefenelli (citati da TOSCO, 1976) e di BOLZON (1918) vanno attribuiti a S. appendiculata. Recentemente S. cinerea è stato però rinvenuto allo sbocco della regione, sopra Pont-Saint-Martin (quindi non lontano dalle stazioni di Borgofranco e Montalto), dove rappresenta il salice più diffuso presso le rive dello stagno di Holay, a 767 m, località dove trova, pure se su scala ridotta, un ambiente relitto congeniale (Bovio, 2000 - AO !, Martini F. det.). Una nuova stazione è stata scoperta nel 2018 sulle rive del lago di Villa da Ganz (fot. !) e verificata l’anno successivo (Bovio, Broglio & Jacquemet, 2019 - fot. ! dalle quali Merli  ha potuto confermare l’identificazione). Nel 2020 trovato anche all’envers di Donnas con due esemplari presso il lago Leissy, 786 m (Brusa - AO).

Piani altitudinali
piani altitudinali
Herb. (campione teste)
AO-N.SFV-1704: Pont-Saint-Martin a Holay, 2000 - Martini F. det.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 303; PEYRONEL et al., 1988: 195 (no VDA); BALL, 1896: 206; BOLZON, 1918: 323; TOSCO, 1976: 85; PAIERO, 1983: 250; BOVIO, 2003b: 69 (n. 254); CAMERANO et al., 2007: 63; ; BRUSA, 2022b: 65

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