Secondo PAMPANINI (1903) segnalato da Carestia al "Col de Val Cornere, au-dessus de Bionaz" alla "Cabane Vincent, au Mont Rose" e al "Gemstein [Corno del Camoscio], au-dessus du col d'Olen", le ultime due località nella zona di confine tra Valle d’Aosta e Valsesia e solo la prima stazione da attribuire quindi con sicurezza al territorio valdostano. Non vi è però traccia di questa specie nell'erbario di Carestia, né in TO-HP (Bovio, 2004) né a Varallo (Rotti, in litt.). Secondo Rotti i dati pubblicati da Pampanini sono dovuti ad un errore; infatti, in una lettera di risposta a Carestia, in rapporto alla pubblicazione dei dati sopra citati, Pampanini scriveva: "Rilevo la sua osservazione di non aver mai osservato l’Erinus alpinus al Col di Val Cornere ecc. (p. 72), ma creda che queste indicazioni non me le sono inventate ma le ho copiate testualmente dalle informazioni che due anni fa Ella ebbe la bontà di favorirmi". Da questo risulta quindi che Erinus alpinus venne segnalato per errore nelle località sopra indicate ed è da radiare dalla flora della Valle d’Aosta e della Valsesia.
Riferimenti bibliografici
BOVIO, 2014: 447; PAMPANINI, 1903: 72
