Qua e là nelle valli laterali, quasi esclusivamente verso le testate. Appare più diffusa nelle Alpi Graie, dall’alta V. di Champorcher alla testata della V.Veni; nelle Alpi Pennine è piuttosto rara, un po’ più frequente solo nella testata della V. di Ollomont e nella zona del Monte Rosa, mentre mancano dati per alcune valli.
Da noi la subsp. alpina. Rimane ancora aperto il problema circa l’eventuale presenza della subsp. depressa (Gren.) Nyman (= Saussurea depressa Gren.); VACCARI (1902b) la segnalò al lago Laris in V. di Champorcher ma successivamente nel suo Catalogo (VACCARI, 1904-11) scrisse di non averla mai vista in Valle d’Aosta, assegnando il ritrovamento di Laris ad una forma nana di S. alpina (fo. subdepressa Rchb. fil.) e dando per la var. depressa solo un dato del G.S.Bernardo di De Notaris riportato da MATTIROLO (1889). Da questo deriva l’indicazione di PIGNATTI (1982) sulla presenza di S. depressa Gren. in Italia dal G.S.Bernardo al Rocciamelone. MENGHINI (1932) la segnalò ancora per la Lancebranlette presso il P.S.Bernardo, probabilmente oggi in territorio francese. In Valle d’Aosta si incontrano alle volte forme ridotte di Saussurea alpina che Vaccari (che scriveva di conoscere bene la vera var. depressa) inquadrava nella forma subdepressa Rchb. fil. con la quale potrebbe dunque essere stata fatta confusione nelle rare segnalazioni della subsp. depressa.
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