Neofita ampiamente coltivata nei giardini, anche in Valle d'Aosta grazie alla sua particolare resistenza al freddo. Gia Stefenelli (in TOSCO, 1977) la indicava nel 1974 ampiamente coltivata nei giardini privati di tutti i villaggi di Cogne. In BOVIO (2014) non era stata considerata perché gli esemplari che sfuggivano dai giardini si diffondevano comunque solo a pochi metri dalle piante madri e non si era qundi ritenuto all’epoca di inserirla nel catalogo della flora regionale.
Osservazioni compiute ultimamente hanno però portato a constatare che in alcuni casi la pianta dimostra una propria autonomia dai luoghi di introduzione, pur non diffondendosi al momento in natura ma sempre in ambienti ruderali poco distanti dai luoghi di introduzione. Ne è esempio una stazione osservata nella bassa Valle di Gressoney, sopra Fontainemore in località Ruines, dove ha colonizzato alti muri di sostegno sottostanti il villaggio sia a monte che a valle di una strada (Cravello obs. e fot. !, aprile 2024; Bovio & Broglio, 2024 - AO !).
Vista l’occasionalità dell’inselvatichimento di popolazioni di cui va ancora valutata l’evoluzione futura, si ritiene al momento di considerare Aurinia saxatilis specie alloctona casuale in Valle d’Aosta.
Da noi la subsp. saxatilis, taxon alloctono in Italia; la subsp. orientalis (Ard.) T.R.Dudley è invece nativa nell'Italia meridionale