

Questa entità è forse endemica del vallone di Saint-Marcel, raccolta alla fine del Settecento da un membro della celebre famiglia Thomas e descritta solo nel 1829 da Gaudin sulla base di esemplari coltivati. Indicata anche per il Vallese (versante svizzero del G.S.Bernardo, sotto i laghi di Fenêtre), secondo Buser si tratta però di altra specie. Alla complessa storia di questa pianta viene dato ampio spazio da Vaccari nel suo Catalogo. In FI vi sono campioni di Buser ottenuti da coltura nel suo giardino a Ginevra (Bovio vidit, 2008). In una lunga nota di Buser su uno dei suoi campioni di questa pianta conservati in FI, il noto specialista svizzero la indicava quale ibrido tra Alchemilla pentaphylla e Alchemilla alpina.